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Da cosa ripartire? La Pubblica Amministrazione dopo lo stress da Covid-19 [ ws.33 ]

Criticità e punti di forza già emersi dalla Relazione 2019 al Governo e Parlamento sulla qualità e i livelli dei servizi pubblici del CNEL

Sala: Streaming Blu

Le Amministrazioni pubbliche centrali e locali sono state messe a dura prova dalla pandemia da Covid-19 e dalle misure restrittive adottate dal Governo, dal Parlamento e dalle Regioni per contenere il contagio.

Per tutta la PA si è trattato di un vero e proprio stress test da cui sono emerse criticità e punti di forza. Il CNEL, a partire dai dati emersi dalla propria “Relazione 2019 al Governo e Parlamento sulla qualità e i livelli dei servizi offerti dalle pubbliche amministrazioni a cittadini e imprese” propone una riflessione sulle priorità e gli ambiti che richiedono interventi più urgenti ma anche su aspetti da valorizzare, come lo smart working. La dinamica degli investimenti può e deve ripartire dalle aree di maggiore criticità emerse durante l’emergenza, come la sanità, la scuola, la logistica, i servizi sociali e i servizi di trasporto pubblico locale. Bisogna puntare sugli enti locali, nodo cruciale per la ripartenza, con interventi piccoli e diffusi, come dimostrano i dati 2018-2019.

 

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Programma dei lavori

Intervengono

Peluffo
Paolo Peluffo Segretario Generale - CNEL Biografia

Paolo Peluffo è nato a Savona il 26 maggio 1963; è coniugato, con tre figlie.

Giornalista professionista dal 1990, è redattore ordinario fino al 1994, quando è promosso vice-caporedattore dal direttore Giulio Anselmi .

E' Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Monti con delega all'Informazione e Comunicazione.

Nell'aprile del 1993, è designato dal Presidente del Consiglio, Carlo Azeglio Ciampi, ad appena 29 anni, Capo dell'Ufficio Stampa di Palazzo Chigi, ricoprendo l'incarico per tutta la durata del Governo Ciampi. Rientrato a Il Messaggero nel 1994, dopo un breve passaggio all'ufficio centrale è nominato responsabile del servizio I nostri soldi, che reggerà fino al 1996.

Nel maggio del 1996 è nominato direttore della comunicazione del Ministero del Tesoro e del Ministero del Bilancio, allora guidato dal Ministro Ciampi, garantendo tutta la comunicazione del periodo di ingresso dell'Italia nella moneta unica.

Il 2 giugno 1998 viene nominato Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel dicembre 1998, il Presidente della Repubblica, su proposta del Governo, gli conferisce la nomina a dirigente generale del Ministero dell'Economia.

Nel maggio del 1999, ottiene l’incarico di Consigliere per la Stampa e l'Informazione del Presidente della Repubblica, che mantiene fino alla fine del settennato Ciampi. In tale veste si dedica, anche in termini di ricerca, al rilancio dell'identità nazionale, delle ritualità civili della Repubblica, della conservazione della memoria storica.

Il 15 ottobre 1999 è nominato Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Diventa nel marzo del 2006 Consigliere della Corte dei Conti.Il 27 aprile 2006 è nominato Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

È stato Capo del Dipartimento per l'informazione e l'editoria della presidenza del Consiglio dal luglio 2006 al maggio 2008. 

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Padovani
Emanuele Padovani Professore associato di Programmazione e controllo nelle Amministrazioni pubbliche - Alma Mater Studiorum Università di Bologna
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